Ogni anno riceviamo lettere di ringraziamento da parte dei genitori degli allievi che abbiamo accompagnato durante il percorso scolastico.
Ne pubblichiamo qui una delle più significative.
La presente per ringraziarvi tutti per averci accompagnato quest’anno consentendo a nostro figlio di “maturare”.
Anche se cercheremo di passare di persona per avere l’occasione di salutarvi con la dovuta attenzione, ci teniamo a condividere alcune valutazioni che spero rafforzino il vostro progetto educativo inviso a quelli, purtroppo molti, che in luogo della reale maturazione dei nostri ragazzi preferiscono un atteggiamento passivo quandanche di facciata.
Non è stato facile essere i genitori di Marco scolaro, nostro figlio è sempre stato una persona buona, generosa, intelligente con uno spiccato senso della giustizia e al contempo un osservatore spietato di tutti noi adulti, un provocatore, un ribelle.
Anno dopo anno si è disinnamorato del percorso scolastico, la sua curiosità non ha trovato luogo nelle lezioni dei professori, la scuola è stato il suo palcoscenico per mostrare rabbia e disappunto, fino a quest’anno con voi.
Io stessa, laureata in pedagogia e per anni impegnata nella scuola, a poco a poco mi sono convinta di sbagliare e ho cominciato a contrappormi a Marco invece di tentare di comprendere l’origine del suo disagio, ho accettato “analisi“ sul mio ragazzo improprie e arroganti e mi sono persuasa che lui e anche noi come famiglia fossimo inadeguati.
Poi, per fortuna, siamo approdati alla vostra scuola, al vostro approccio di ascolto, finalizzato ad adeguare il percorso alle competenze e alle difficoltà ed esigenze di ognuno dei vostri ragazzi.
Il vostro stile educativo e pedagogico riflette i grandi della nostra storia della formazione i cui insegnamenti purtroppo rimangono reclusi ai convegni e alle commemorazioni, penso anche “solo” a Don Milani e al potere esplosivo del suo sguardo sui ragazzi, alla capacità di quell’approccio di “creare” uomini e donne vere, disposti a battersi per la giustizia, a lavorare per costruire un mondo migliore sentendosi utili e capaci.
Sono davvero contenta che Marco sia finito nella vostra scuola con il gatto, la “Ceci” in segreteria, la Preside sempre attenta ed affettuosa, i professori giovani ed entusiasti.
Sappiamo che l’episodio il giorno della maturità ha sconvolto tutti, Marco per primo.
Cara Ester lei ed i suoi collaboratori costruite un percorso umano e culturale prezioso.
Perseverate, non mollate neppure se un “suo” ragazzo per celebrare la fine di un percorso estremamente sofferto decide di fare il “botto”.
Grazie a tutti dai genitori di Marco